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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Stancherrima

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  Sono veramente un po' cotta in questo periodo. I ragazzi hanno finito la scuola e tre giorni alla settimana abbiamo l'impegno dell'estate ragazzi. Inizialmente avevamo cominciato con la settimana completa, anche perché N1 fa l'animatrice. Ma francamente stava diventando un lavoro per  loro che sono giustamente stanchi,dopo un anno di fatiche scolastiche ed era già un'impresa riuscirli a convincere ad alzarsi. Così abbiamo optato per fare solo metà settimana dedicando il rimanente tempo ad altre attività Il fine settimana, organizzo ritrovi  e pigiama party con gli amici, raschiando l'energia nel fondo del barile, solo per vedere i miei nani felici. In tutto questo " il mio capo attuale" non mi dà tregua. Ha deposto i panni del "bravissimo bambino di tutto riposo" per indossare quelli di Dennis la minaccia!!! Mi è stato fatto notare che sono un po'  sparita dalle chat,dal blog, dai social...é vero!!!😭 Non riesco più a scrivere  molto:

Heartstopper

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Un paio di giorni fa, la mia N1 mi ha proposto di vedere questa serie su Netflix insieme a lei che è tratta da un fumetto di Alice Oseman ,scrittrice britannica, leva 1994. Questa ragazza scrive e pubblica con successo dall'età di 17 anni. I suoi lavori parlano della vita dei ragazzi inglesi di oggi, con varie sfumature. Ho accettato la proposta: 4 ore di filata per 8 puntate che formavano una prima stagione, di un vero scorcio di vita. Finalmente ho potuto vedere rappresentata con gentilezza e senza caricature, la sfera dell'omosessualità, della bisessualità  e della transessualità, intrecciate con la vita etero che troppo spesso ridicolizza, giudica e bullizza tuttə * differentə da loro. E questo è  stancante. Perché le persone non dovrebbero dividersi in categorie così  come non dovrebbero dividersi in colori. Non dovrebbero esserci manifestazioni che richiedano rispettati i propri diritti, perché i diritti di tuttə dovrebbero essere riconosciuti a prescindere. Dovrem

Fine dell'anno scolastico

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E mi sono anche un po' rotta. Oggi avrei voluto scrivere. Avevo un bel programma in testa, con un argomento davvero interessante che mi preme trattare. Ma non oggi. Oggi mi sfogheró e basta. Servirà? A me sicuramente per buttare fuori un po' di marcio. Di marcio che non è mio. Non è nostro. Non ci appartiene. Eppure è qui. C'è. Bisogna affrontarlo. Potrei farlo come ho sempre fatto negli ultimi anni...in maniera tantrica e mistica...proiettata verso l'accettazione dell'oggi e la speranza del domani. Ma oggi dico... sti cazzi!!! No. Lo so...non è mio stile...ma sapete che c'è? Oggi ci sta. Perché sono arrabbiata nera. Perché quando le cose succedono a me, io so come affrontarle. I colpi ho imparato a prenderli nella mia vita. Tanti...e diciamocelo: sono una grande incassatrice. Acchiappo e rispondo con un sorriso. Perché è la mia arma più grande. Perché nella vita ho imparato che con me funziona così.  Per me. Ma i miei figli no. Grazie no. Non devono essere tocc

Un giorno, nei prati...

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  Quando arrivai in questo paesino ero sicuramente più dura. Sono sempre stata determinata ed integerrima nelle mie posizioni. Osservavo ed ammiravo la diversità altrui ma come altro da me, cosa che sicuramente in molti facciamo...perché tutto sommato, se è diverso non è me. Non sono io. Non fa per me. Punto. Ma trasferirmi qui per me è stato altro. Perché quell'altro ero io. Ho osservato a lungo intorno, immergendomi con le mani e l'anima stessa nella terra, e ad ogni pezzo che mi rimaneva sotto le unghie, mi rendevo conto di quanto in realtà, quel piccolo pezzo fosse rimasto attaccato a me. Non bastava lavarlo via per toglierlo...non volevo lavarlo via e toglierlo.  Ho abbandonato il nero. Ho indossato i colori. Ho smesso di fumare. Ho cominciato a mangiare. Ho lasciato perdere gli specchi. Ho iniziato Yoga. Ho abbracciato la meditazione. Ho iniziato ad amare i difetti. Ho cominciato ad applaudire alla noia. Ho conosciuto persone...a volte tanto dissimili da me. Non le ho cap

Vivere Natura🌱

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Ho sempre abitato in città, nel centro di Torino in un grande appartamento coi miei prima, ed in uno più piccolo dopo, da sola e poi con la family. Ho sempre odiato la città.  Il suo rumore, il suo grigiore, la sua cappa, la sua puzza.. il numero di abitanti per cm quadro e la loro frenesia in ogni singolo spostamento verso destinazioni giornaliere più o meno sensate. Ho sempre avuto però la fortuna di una villa poco fuori città, appartenuta alla mia famiglia da generazioni. Così, quando l'estate aveva inizio o se durante l'anno volevo scappare, quella era la meta. Ho sempre avuto il desiderio di scappare. Negli a nni tante furono le modificazioni delle nostre vite, ed alcuni i dolorosi addii.  Quella casa arrivò a me. A quel punto decisi qualcosa di totalmente diverso per la mia famiglia: trasformare quella che era la nostra casa di villeggiatura nella nostra residenza abituale ed abbandonare la soffocante realtà cittadina nel quale si trovavano invero moltissime possibilità d