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Riflessioni

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È  un po' che non scrivo nonostante abbia spesso l'impulso di farlo. Ma: il piccolo, i compiti, le uscite, le influenze...passa il momento...e quando c'è infine quell'attimo di pace, ci sono quelle altre milemiglia di cose da fare. Poi la testa si appesantisce...mi appoggio, e spengo tutto anche io. E prima di rendermene conto, passano ore, giorni...a volte settimane.  Perché...essere mamma alla quarta non è sempre facilissimo. A volte pensi di aver raggiunto uno step e che ci sia un poco di pace nell'assestamento ...e poi PUF! Ogni  tua più soave previsione di equilibrio sfuma in seguito ad uno sbalzo ormonale adolescenziale imprevisto di un* de* tuo* nan*...! E via che di nuovo inizia la giostra...ed a volte è fin troppo facile perdere l'equilibrio! ... Ora per esempio...tu, tu che leggi...non lo puoi sapere...ma tra il paragrafo di prima e questo sono trascorse ben 24 ore...e forse qualcosina in più! Perché...il piccolo che chiama, il pranzo da preparare, N2

Un pezzo della mia anima

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  Quanto deve arrivare a sopportare un piccolo cuore prima di avere il diritto di definirsi infranto? Prima di poter piangere,prima di poter sanguinare,prima di poter urlare all'universo : " ci sono anch'io su questa giostra,quand'è che ti accorgerai che merito di essere sfacciatamente felice?" . Arrivati agli "...anta" forse non ce lo ricordiamo più cosa vuol dire provare quella sensazione...sentire quel vuoto...quel vuoto così grande e profondo che solo un adolescente riesce pienamente a descrivere in tutta la sua interezza. Quel vuoto così scuro da perdere la ragione...e così lucente da non riuscire a vedersi intorno. Quel vuoto così pieno da avere davvero tutto dentro di sé...così vasto...che perdi di vista la strada maestra. No. Arrivati agli "...anta" perdiamo quasi la consapevolezza di quel dolore...quel dolore così pungente da toglierti il fiato...quel dolore che si crea solo dopo la perdita dell'Amore. Perché siamo più "gra

Dentro di me

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Forse non dovrei dirlo. Tanti anni fa mi ero ripromessa di essere felice. Spudoratamente felice, senza se e senza ma, lontana da paranoie, senza frustrazioni  e con tanta libertà. Libertà di testa e libertà di pensiero, libertà e basta. Però oggi non riesco. Sono appesantita. Ho sempre sentito la mancanza della mia famiglia. Una famiglia moralmente ed, al bisogno, economicamente presente...sempre. Ma fisicamente lontana. Ed ecco che, forse, anche da questa carenza, è nata in me la voglia di una grande famiglia, tutta mia! Un marito, quattro figlə, cinque cani, un gatto...tanta voglia di caos intorno, di  frenesia, di cose da fare, di compiti da assolvere, problemi da risolvere...e tanta voglia di socialità fuori. Ma poi socialità... La socialità all'interno delle proprie mura domestiche forse...perché al di fuori sento comunque lo stesso silenzio. Amicizie si, amicizie no, amicizie poche, amicizie che ci sono, amicizie che non ci sono, amicizie che vanno e che vengono,

Ansia ed attacchi di panico

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  Tutti sperimentiamo l'ansia almeno una volta nella nostra vita...ma mentre ne parliamo,sappiamo a cosa ci riferiamo? Questo mostro  è uno stato emotivo associato a paura esagerata di una  situazione. Viviamo un'amplificata sensazione di pericolo in grado di complicare la vita di una persona che può cominciare ad avvertire nervosismo perenne,mancanza di fiato, propensione al pianto ed alla disperazione, insonnia,tachicardia, dolore allo stomaco,sudorazione e formicolio agli arti e così via. Insieme all'ansia molto spesso arrivano anche gli attacchi di  panico,  molto diffusi oggigiorno, soprattutto tra i giovani: pare che circa il 30% della popolazione ne soffre o ne soffrirà, almeno una volta nella vita. Forse è più incline chi ha una predisposizione genetica  all’ansia, o chi ha subito un trauma,una perdita o più semplicemente chi è carico di stress. Tendenzialmente l'attacco di panico dura mezz'ora: la persona vive un senso di paura, terrore, catastrofe immine

Corse, cadute e riprese

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  Cosa succede in noi quando diventiamo genitori? Cosa succede quando ci stacchiamo dal nostro io e capiamo di essere parte di qualcosa di più grande? Succede che non siamo solo più noi. Succede che viviamo per loro... succede che ogni colpo, ferita, pianto, insoddisfazione...diventa nostra.  Succede che diventiamo impotenti e che ci sentiamo inutili.  Quando aspettavo ognun* di voi mi accarezzavo la pancia, dicendole che non avrei mai permesso che capitasse qualcosa di male all' esserin* che abitava lì dentro. Poi siete nati e, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno,figli* dopo figli*... mi rendo sempre più conto che fare una promessa del genere é quasi una bestemmia. Perché non permettere che capiti nulla di male, vuol dire non permettere di fare nulla...ed io non voglio essere ricordata come una madre castrante cosi. Anche se forse all'inizio lo sono stata...ma  piano piano mi sono resa conto che le campane di vetro non esistono... e che se ci intestardiamo nell&

Bimb* lavanderin*

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  Allora...partiamo dal principio. Ho 4 figl* che, indistintamente nel loro percorso di crescita, hanno giocato con le macchine, bambole, Barbie, cucina, con le costruzioni e persino con i trucchi! Questo non ha minato la loro formazione ma l'ha arricchita. Ognuno di loro sa benissimo chi è, internamente ed esternamente...e chi vuole essere nella vita È già da tempo che il mio n4 (15 mesi) è fortemente appassionato alla scopa e alla paletta: le scova ovunque siano e se le porta in giro per la casa, ma essendo molto grandi, rimane impacciato. Così ho deciso di ordinarne velocemente una on-line, di modo che possa essere più disinvolto nell'utilizzo e che si possa sentire appagato nel portarle in giro agevolmente. Ma quando ho inserito sul sito "set di pulizia" nella ricerca, sono rimasta veramente molto male dalle immagini trovate. Ogni set di pulizia é pubblicizzato in copertina da bambine sorridenti che mestamente passano l'aspirapolvere o hanno in mano il mocio.

Vite in gabbia

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 In queste colline da sogno, piene di verde e spazi aperti, vige comunque la consapevolezza che, nonostante tu cerchi di essere il più veg e sostenibile possibile, non tutti la pensano così.  Cerchi di essere rispettosa, capendo che gli altri non possono essere " convertiti"...che il tuo compito in primis è far capire col tuo silenzioso esempio...e poi successivamente spiegare ed allertare senza imposizioni. Ma in spazi come questi ti aspetteresti quantomeno di vedere degli animali liberi. Purtroppo non è così. Quasi mai. Ed ecco che quando la mattina senti il chicchirichí del gallo e ti affacci per vedere dove razzola sentendolo così vicino a te, a maggior ragione senti il cuore che si spezza... ....perché aguzzando la vista lo vedi bene: 20 vite chiuse in una gabbia che non si apre mai...se non per lanciare dentro un po' di acqua o mangime...abbastanza velocemente da non far venire idee di fuga a questi poveri esseri rassegnati al loro destino. Metri 4 x 2...con quals