Fine dell'anno scolastico

E mi sono anche un po' rotta.
Oggi avrei voluto scrivere.
Avevo un bel programma in testa, con un argomento davvero interessante che mi preme trattare.
Ma non oggi. Oggi mi sfogheró e basta.
Servirà?
A me sicuramente per buttare fuori un po' di marcio. Di marcio che non è mio. Non è nostro. Non ci appartiene. Eppure è qui. C'è.
Bisogna affrontarlo. Potrei farlo come ho sempre fatto negli ultimi anni...in maniera tantrica e mistica...proiettata verso l'accettazione dell'oggi e la speranza del domani.
Ma oggi dico... sti cazzi!!!
No. Lo so...non è mio stile...ma sapete che c'è? Oggi ci sta. Perché sono arrabbiata nera. Perché quando le cose succedono a me, io so come affrontarle.
I colpi ho imparato a prenderli nella mia vita. Tanti...e diciamocelo: sono una grande incassatrice. Acchiappo e rispondo con un sorriso. Perché è la mia arma più grande. Perché nella vita ho imparato che con me funziona così.  Per me.
Ma i miei figli no. Grazie no. Non devono essere toccati. 
Che cosa presuntuosa vero? Cercare di proteggerli sempre...in ogni passo della loro vita. Eppure siamo qui: li desideriamo,li cresciamo, lottiamo per loro, a volte con loro... li accompagnamo, sentiero dopo sentiero, ed inevitabilmente vorremmo salvarli da ogni caduta.
Non si può reggerli sempre,ne sono consapevole...ma quando li vedi scivolare e poi ti rendi conto che altri li stanno prendendo a calci in pancia...be'...lì monta una rabbia che diventa difficilmente controllabile. 
Sono stufa.
Gli adolescenti sono cattivi.
Lo sapevo...ben inteso: ho attraversato anche io il periodo dell'adolescenza e conosco le molte sfumature che si possono celare dietro alle varie categorie. 
C'è il leader, mai toccabile. Sempre seguito, sempre imitato che cerca di omologare tutti.
Ci sono i seguaci, quelli che baciano le scarpe al leader anche se sporche di materia fecale.
Ci sono i sottoni, che non dicono nulla anche se tante cose non gli vanno bene, ma per quieto vivere lasciano correre.

Poi ci sono i bulli e i bullizzati. Se hai la fortuna di stare in gruppo con un leader no bully  allora te la sei scampata...viceversa sarai lo zerbino del tuo capo. Punto. 

Poi ci sono quelle figure.
Quelle così diverse che non rientrano in nessuna categoria.
Non sono leader, perché non ci tengono a guidare le masse, perché questo comporterebbe una costanza nel primeggiare su tutti che non fa parte della loro natura.
Non sono seguaci, perché hanno i loro modi di pensare che molto spesso si distinguono da tutti.
Non sono sottoni, perché per quanto lascino correre, hanno la forza e la volontà di non vedere calpestati i loro diritti.

Non bullizzano perché rispettano ogni essere vivente ( e non) ...e non vengono bullizzati...perché sono quelli che servono,servono sempre. Poco fuori dal gruppo...ed è bene che stiano lì, a portata di mano.
Sono gli psicologi del gruppo.
Ohhh, conosco bene questa categoria. Ne ho fatto parte e molto spesso mi ci sono ritrovata anche da adulta in questi panni. Ma ognuno ha il suo modo di affrontare la cosa. E c'è un'età per tutto. Amche un'età per calare quei panni senza esserne totalmente assorbiti...senza sentirsi inesorabilmente addosso il peso di tutti i problemi degli altri.
Ma quando hai 16 anni e sei il punto di repere di tutte le compagne che sfogano i loro pianti amari sulle tue spalle chiamandoti Amica e facendoti sentire speciale perché tu sola hai il privilegio di ascoltare i loro mali e tu sola sai tutti quei segreti che le altre non sapranno mai.. be'...lì ti senti speciale.
E quando,sempre a 16 anni, queste stesse compagne organizzano feste e aperitivi, balli e sballi, fotografandosi e taggandosi su instagram ogni weekend e tu non sei mai parte di quei gruppi perché non sei mai invitata...be', ci stai male. Perché non ti ritrovi più. 
Non eri l'amica? La confidente? Il loro più grande supporter? 
E dunque? Cosa succede?
Succede che tu sei quella diversa. Tu sei e sarai sempre il " sitter" del gruppo...quello che ci metterà la testa ed il cuore...li posizionerà sui piatti della bilancia e aspetterà  che le tanto care ed amabili compagne ne scelgano uno per giocarci a vudú ...solo così, per vedere l'effetto che fa.

Ma tu mia dolce 16enne sarai sempre lì pronta.
Ad ingoiare ed andare avanti...perché sei convinta che sia tuo compito salvare tutti.
E ti dai addosso, iniziando con la non accettazione di te stessa, convinta di essere tu il problema. 

Questi magnifici tremendi adolescenti. Così tanto potere nelle loro mani e cosí poca consapevolezza nell'usarlo. Se solo sapessero...il male che a volte riescono a causare...
Forse crescendo alcuni di loro impareranno. Chissà. 
Impareranno che essere diversi vuol anche dire inclusività...non solo per alcuni...ma per tutti. E dare a tutti il beneficio di sentirsi parte di un gruppo è il privilegio più grande. Quel gruppo si chiama " umanità"...e quando la smetterà di dividersi in categorie per cui lottare e semplicemente abbraccerà tutti allora, forse, sarà davvero, ad un passo dalla felicità. 


Ma per il momento, a brindare alla fine dell'anno scolastico, oggi ti porto io.






A te,mia adorata N1.

Commenti

  1. 😔😔😭😭 purtroppo lei non è ha colpa è la società di oggi che purtroppo non è la stessa di una volta ma si sa che è sempre stato così ,alle volte, prima ti chiamano amica e poi non ti considerano affatto.
    Ma lei è forte e una guerriera e non è sola perché ha una famiglia che la ama per quella che è.❤️❤️

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