Il perché della mia scelta VEG




Diverse volte mi è stato chiesto il perché della mia posizione che parrebbe, secondo i più,estremista...ma nello specifico potrebbe risultare contraddittoria visto che non viene applicata ed imposta a prescindere ,anche ai miei figli. Vorrei provare a farmi capire:

"Come??? Dici di essere veg e dai carne una volta alla settimana ai tuoi figli e gli permetti di mangiare i derivati???Immaginavo che fossi molto più severa e che quello che è il tuo pensiero fosse imposto anche a loro!!! Sei incoerente!!!"

No,non sono severa e non intendo imporre il mio personale punto di vista ai miei figli (o agli altri)...ma semplicemente metterli di fronte,come sempre ,a più realtà...siano esse alimentari,religiose,civili,di etnia,etc.. 
Il punto in questione è molto delicato e la domanda nasce spontanea: ma se hai abolito la carne dalla tua vita per una questione etica,perché la tolleri per i tuoi figli?
 Ecco esatto,la tollero: è un dolore, per chi ha preso una determinata coscienza ,aprire una confezione di fesa di tacchino o cucinare un pollo arrosto...un dolore enorme.   Chiudo gli occhi...faccio una preghiera,ringrazio con il cuore il sacrificio NON VOLONTARIO,di tutti i viventi non umani di cui la nostra razza si nutre, e vado avanti. 
L'essere umano nasce e si sviluppa come frugivoro,essendo di derivazione un primate. Con le varie spaccature della crosta terrestre  una parte dei territori rimase boschiva mentre una parte si trasformò in savana...in questa parte, l'evoluzione portò i primati a diventare Australopiteci,ed il loro modo di alimentarsi cambiò...iniziò, oltre alla raccolta di quelle poche risorse vegetali che si potevano trovare nella savana ,anche la caccia di piccoli animali d'apprima,fino ad arrivare a quelli più grossi ,con le continue evoluzioni che ci portarono agli Abilis prima ed all'Erectus poi.. Da qui lo sviluppo del cervello,della struttura ossea,dei canini che servivano per lacerare le carni e andavano trionfando sulla dentizione piatta dei molari che rimase nel retro della bocca.

Dopo quanto è stato detto parrebbe dunque normale nutrirsi ( moderatamente,visti gli studi incentrati soprattutto sull'alto rischio di cancerogenicità della rossa) di carne. Ma alcuni di noi hanno sviluppato un'empatia più forte di altri,supportato dall'autolesionismo basato sulla ricerca e consultazione spasmodica ed indefessa di come questi poveri esseri vengono allevati e trucidati,contro alla loro volontà. Di come la mucca produca il latte per il proprio vitello che gli viene strappato per essere ucciso a 8 mesi dopo essere stato portato all'anemia per avere la carne bianca di vitello e di come lei venga attaccata a mungitrici automatiche diverse ore a ciclo per almeno 3 cicli giornalieri...

Potrei andare avanti così ore...ma non voglio tediare oltremodo. 
Ma questo è il MIO perché.  La mia empatia deriva dalla conoscenza. Una conoscenza che non si sarebbe attivata senza la ricerca e quindi senza il DOLORE.Un dolore che io non posso e non voglio dare ora ai miei cuccioli umani. Ad oggi,nonostante N1 abbia scelto per l'alimentazione vegetariana, non ha mai visto ciò che ho visto io, tra gli infriltrati di animalequality o essereanimali. E va bene così.  Bisogna essere pronti a fare determinati passi. Loro sanno che esiste un altro modo di mangiare. Che è bene non abusare della carne per la salute e per l'impatto ambientale che questa orrida macchina intensiva sta creando al nostro povero pianeta. Che se non cambieranno le cose entro 30 anni al massimo il rischio di estinzione della razza umana sarà il 100×100 ( Cop docet)... e che gli animali non vanno allegri in fila per due al macello ,felici di essere uccisi per noi.

Insegno loro ,col mio esempio, che non desidero nulla che abbia un cuore nel mio piatto,e quante meravigliose alternative vegetali ci possono essere con un po' di accorgimenti.  Ma la scelta,se sarà, dovrà essere la loro. Certo,sarò felice se un giorno dovessero attivare quella piccola parte che ognuno ha dentro di sé e che lo mette in contatto con " l'altro" ,chiunque esso si. Ma non posso e non voglio forzare il processo. Ogni volta che porto i miei figli a fare qualcosa lo faccio dimostrandogli il perché delle cose. E fargli vedere davvero il perché, sarebbe un atto di violenza inaudita da sottoporre ai loro giovani cuori. La scelta,come sempre nelle cose deve essere personale.Io in ogni modo,sarò sempre orgogliosa dei miei bambini.

Commenti

  1. Ciso a tutti, sono N1. Come sempre quando mamma scrive una nuova pagina del blog, amo commentare, anche solo per congratularmi di come ha portato avanti il suo pensiero. E si, ha pienamente ragione. La consapevolezza è un percorso di crescita personale che avviene solo con il tempo, se si crescessero i figli da subito vegetariani o vegani sarebbe innanzitutto una forma di imposizione di un pensiero personale o uno stile di vita, e per quanto possa essere esso corretto, non è giusto. Parlare di etica e non dare il diritto ai propri figli di poter scegliere... questo, questo è incoerente, anche se per i giusti ideali. In più, la scelta di non far mangiare la carne o i derivati ai bambini, non farebbe altro che accrescere la loro voglia di provarli in futuro, e, chi lo sa, per una famiglia tanto estremista e severa, questo potrebbe comportare disagi e litigi, ecco perché sono fiera di come mia mamma sta affrontando questa cosa, e di come, per il nostro bene e per il bene della nostra crescita interpersonale, ci dia la scelta di cui tutti noi abbiamo bisogno. Per quanto mi riguarda, sono sicura che le cose in futuro cambieranno per i miei fratelli, poiché per me sono, fortunatamente, già cambiate.
    Ti ringrazio per l'esposizione di questo pensiero, e delle nostre avventure insieme. Ti voglio bene mamma💞

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  2. Bravissima N1 complimenti anche a te che sei tutta la mamma 😘😘

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